Dieta mediterranea 

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La nostra filosofia è semplice ed essenziale: un corretto messaggio di educazione alimentare, ispirato alla dieta dei nostri avi, va ad influenzare, fin dai primi mesi di vita, la futura salute del bambino.
Pane, pasta, frutta, verdura, legumi, olio extra vergine di oliva,  pesce, pollame, latticini, uova e carni rosse in modesta quantità, limitazione del consumo di grassi animali privilegiando quelli vegetali, stagionalità sono gli ingredienti base della Dieta Mediterranea, dichiarata dall’Unesco “Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità” nel 2010.
Ancel Keys, epidemiologo e nutrizionista americano, attribuì il nome di “Dieta Mediterranea” al nostro stile alimentare, osservando che le popolazioni dei paesi del Bacino Mediterraneo godevano di grande longevità e sostanziale assenza di malattie cardiovascolari. Lo stesso Keys, avvalorando la validità dei suoi studi, visse fino a 100 anni.
Per questo, sintetizzando, le tabelle dietetiche che proponiamo sono caratterizzate da:

  • ripartizione dei menù in quattro stagioni per garantirne la stagionalità;
  • congrua quantità di frutta e verdura di stagione;
  • legumi come fonte proteica principale;
  • aumento dell’offerta di pesce e limitazione del consumo di carne, soprattutto rossa;
  • ampia varietà di cereali anche integrali (pasta, riso, farro, orzo, mais, grano saraceno);
  • pane a basso contenuto di sale ed offerta di pane integrale;
  • olio extra vergine di oliva come unico condimento addizionale.



Educazione comportamentale

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Il primo passo verso l'autonomia del bambino è l'approccio al cibo. L'arco di tempo più rilevante per impostare una corretta educazione alimentare è nei primi 1000 giorni di vita. Il passaggio seno-latte, posate-cibo, cosi come liquido-solido, influenza il futuro del bambino a livello di salute prevenendo, nella fase adulta, obesità, sovrappeso, malattie cardiovascolari, ipercolesterolemia, ipertensione. Anche l'aspetto neurologico é coinvolto con l'evolversi dei movimenti orali, così come quello psicomotorio con la coordinazione e sviluppo di aree cognitive comportamentali.
Ogni mese, fin dalla nascita, il bambino ha delle capacità sempre più elevate, una curiosità maggiore nello scoprire cosa lo circonda a livello ambientale. L'approccio al cibo non è, quindi, solo una questione di crescita, ma un buon passo per poter instaurare un rapporto ottimale con gli alimenti sin dal nido, stimolando il bebè a vedere, sentire e toccare cibi nuovi che permettano d'affacciarsi al mondo degli adulti senza timore o rifiuti.  In quest’ottica è importante che gli educatori lavorino in sinergia con la famiglia definendo obiettivi comuni e condividendo strategie educative con la finalità di far acquisire anche a casa comportamenti alimentari corretti per tutta la famiglia.
In questo La Paciada é il partner ideale.

Crescita sana

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Le esigenze alimentari dei bambini variano a seconda della fascia d’età in cui si trovano: per questo La Paciada ha organizzato diversi step nutrizionali, con menù dedicati, con i quali i bambini vengono accompagnati con molta attenzione e in tutta gradualità.

Nella prima fascia d’età, mediamente dai 6 ai 12 mesi, avviene il passaggio da un’alimentazione esclusivamente liquida a base di latte materno o formulato a un’alimentazione mista, con apporto di cibi solidi o semisolidi. In questa fase, nota come divezzamento o svezzamento, l’offerta è volta a garantire l’apporto nutrizionale necessario nel rispetto dello sviluppo della capacità masticatoria.

Nella seconda fascia d’età, dai 12 ai 36 mesi, nella quale si porta a completamento la fase di divezzamento, il bambino verrà seguito con proposte via via più variegate, per garantire un giusto approccio al cibo ed una corretta accettazione di vari tipi di gusto e diverse consistenze. In tal modo il bambino viene indotto a  compiere spontaneamente la scelta di pietanze ideali per la propria crescita. 

Nella terza fascia d’età, dai 3 ai 5 anni, concluso l’approccio critico verso il cibo, l'offerta può comprendere qualsiasi alimento e se correttamente rispettati gli  step precedenti, il bambino  potrà accedere autonomamente a giuste scelte alimentari.